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Il corpo di dolore

04/12/2024

Il dolore umano è perlopiù superfluo. Si crea da solo finché la mente inosservata gestisce la tua vita.
Il dolore che crei ora è sempre una forma di non accettazione, di resistenza inconscia a ciò che è. 

Sul piano del pensiero, la resistenza è una forma di giudizio. Su quello emotivo, è una forma di negatività. L’intensità del dolore dipende dal grado di resistenza che opponi al momento presente, che a sua volta dipende dalla forza dell’identificazione con la mente. Quest’ultima cerca sempre di negare l’Adesso e di fuggire. 


In altre parole, più t’identifichi con la mente, più soffri. Oppure possiamo metterla in questo modo: più riesci a onorare e ad accettare l’Adesso, più sei libero dal dolore, dalla sofferenza e dalla mente egoica.
Alcuni insegnamenti spirituali affermano che il dolore di ogni tipo è fondamentalmente un’illusione, e questo è vero.
La domanda è: vale anche per te?

La semplice convinzione non basta per renderlo vero. Vuoi sperimentare il dolore per il resto della vita continuando a dire che è un’illusione? Credi forse che così ti libererai dal dolore? 
Quello che ci interessa qui è come realizzare questa verità, cioè renderla reale nella tua esperienza.

Finché t’identifichi con la mente, finché sei spiritualmente inconsapevole, il dolore è inevitabile. 

Mi riferisco in particolare al dolore emotivo, che è anche la causa principale del dolore fisico e delle malattie. Il risentimento, l’odio, l’autocommiserzione, il senso di colpa, la rabbia, la depressione, la gelosia e persino la più piccola irritazione sono 
tutte forme di dolore. Ogni piacere o picco emotivo racchiude in sé il seme della sofferenza: il suo opposto inseparabile, che si manifesterà nel tempo.

Molti sanno anche per esperienza che una relazione sentimentale può trasformarsi facilmente e rapidamente da fonte di piacere a fonte di dolore. Da una visuale più elevata, la polarità positiva e negativa sono facce della stessa medaglia, fanno entrambe parte del dolore latente che è inseparabile dallo stato di coscienza egoico caratterizzato dall’identificazione con la mente.

Ci sono due livelli di dolore: quello che crei ora e quello del passato, che vive ancora nella tua mente e nel tuo corpo.
Finché non sei in grado di accedere al potere dell’Adesso, ogni dolore emotivo che provi si lascia dietro un residuo di sofferenza che continua a vivere dentro di te. Si fonde con il dolore passato, che già esisteva, e si deposita nella mente e nel corpo. 
Questo, naturalmente, include il dolore di cui sei stato vittima da bambino, causato dall’inconsapevolezza del mondo in cui sei nato. 
Questo dolore accumulato è un campo di energia negativa che occupa il corpo e la mente. Se lo consideri un’entità invisibile a sé stante, sei molto vicino alla verità. È il corpo di dolore emotivo. 


Ha due modi di essere: latente e attivo. Il corpo di dolore può essere latente per il 90 per cento del tempo, ma in una persona profondamente infelice può essere attivo fino al 100 per cento del tempo. Alcuni individui vivono quasi interamente attraverso il corpo di dolore, mentre altri tendono a sperimentarlo solo in determinate circostanze, come le relazioni sentimentali o le situazioni legate a perdite o abbandoni passati, a ferite fisiche o emotive e così via. 
Qualsiasi cosa può scatenarlo, soprattutto se risuona con uno schema di dolore risalente al passato. Quando è pronto a risvegliarsi dalla fase latente, anche un pensiero o un commento innocente fatto da una persona cara possono attivarlo.

Il corpo di dolore non vuole che tu lo osservi direttamente e tu lo veda per quello che è.
Non appena cominci a osservarlo, a sentire il suo campo energetico dentro di te e a rivolgere l’attenzione al suo interno, l’identificazione va in frantumi. 

Entra in gioco una dimensione superiore di consapevolezza. Io la chiamo “presenza”. 

Ora sei il testimone o l’osservatore del corpo di dolore, che quindi non può più usarti spacciandosi per te e non può più trarre nutrimento da te. Hai trovato la tua forza più essenziale.

Alcuni corpi di dolore sono spiacevoli ma relativamente innocui, come bambini che non smettono di piagnucolare. Altri sono mostri malevoli e distruttivi, veri e propri demoni. Alcuni sono violenti sul piano fisico, molti altri su quello emotivo. Alcuni attaccano le persone che ti circondano o che ti stanno a cuore, mentre altri possono attaccare te, il loro ospite. I pensieri e le emozioni 
che hai nei confronti della vita diventano profondamente negativi e autodistruttivi. Le malattie e gli infortuni nascono spesso in questo modo. Quando credi di conoscere una persona e poi ti ritrovi per la prima volta davanti a questa creatura estranea e malvagia, resti scioccato. Tuttavia è più importante osservarla in te stesso che in qualcun altro. 

 

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